lavori in casa responsabilità verso terzi del proprietario committente

Lavori in casa: responsabilità verso terzi del proprietario committente

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La maggior parte dei proprietari di un immobile quando effettuano lavori in casa non pensano alle responsabilità verso terzi. Accade spesso, infatti, che alcuni lavori in casa siano affidati a terzi, come amici o conoscenti. Di solito, è il notevole risparmio di denaro rispetto alle ditte specializzate che spinge il proprietario di casa verso questa scelta. A volte a farci delegare certe manutenzioni che potremmo fare in prima persona è semplicemente la mancanza di tempo, di competenza o di forza fisica. Ma è una buona idea chiamare una persona senza prima verificare che abbia le adeguate competenze per svolgere quella determinata mansione? A quanto pare la risposta è negativa.

Lavori in casa e responsabilità verso terzi: cosa dice la legge italiana?

La Corte di Cassazione ha emesso una sentenza che ha stabilito la responsabilità civile per lesioni personali colpose gravissime in capo al proprietario di una casa con giardino e al committente dei lavori. Quest’ultimo, infatti, ha materialmente affidato l’incarico di potatura di un albero ad alto fusto a un lavoratore, poi colpito dalla caduta di un ramo. Proprietario e committente sono stati ritenuti responsabili per aver scelto un lavoratore inadeguato e non aver verificato preventivamente l’idoneità tecnico-professionale per l’intervento. Il lavoratore in questione era un pensionato ingaggiato in nero che svolgeva tali lavori avvalendosi di un camioncino, di scarponi, di tuta antinfortunistica e di sega elettrica. L’uomo quindi aveva eseguito l’intervento senza avere l’adeguata preparazione professionale e l’attrezzatura necessaria. La Corte ha sottolineato che il proprietario dell’immobile e la persona che ha affidato l’incarico dovevano essere qualificati come committenti e in quanto tali erano titolari di una specifica posizione di garanzia ai fini della vigente normativa in materia di tutela della salute e della sicurezza sul lavoro. La sentenza è destinata ad avere rilevanti conseguenze, poiché se si decide di affidare dei lavori a terzi, anche presso la propria abitazione, è necessario interrogarsi sui rischi che possono presentare e rivolgersi a soggetti competenti con adeguata preparazione professionale e attrezzature idonee. Senza tale valutazione, è elevato il rischio di incorrere in rilevanti responsabilità civili e penali.

Non conviene dunque, anche se economicamente meno vantaggioso, affidare i lavori in casa a una ditta specializzata? Un’azienda è infatti obbligata e far eseguire ai propri lavoratori dipendenti una specifica formazione sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. In questo modo saremo certi di non finire nei guai in caso di infortunio sul luogo di lavoro.

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